Descrizione
Posati sull’indispensabile scenario della Bassa Reggiana, questi racconti spaziano da signore che attirano i maliziosi sguardi dei perdigiorno parcheggiati al caffè a vecchie dimore che suscitano ataviche paure dell’ignoto; dalle imprese di un tombeur de femme di provincia al ribrezzo di trovarsi appesi in camera salami e cotechini sino a poco prima parti attive di un maiale in ottima forma; si inoltrano nella scoperta della città, indagano su anziane signorine che tengono forse più alla forma cha alla sostanza. Racconti che amalgamano la propria peculiarità nel filo conduttore della Bassa, della famiglia, del paese come entità alla quale bisogna comunque rapportarsi, anche quando se ne farebbe volentieri a meno. Ma c’è di più. C’è la bicicletta, vissuta non solo come un mezzo piacevole e utile, ma quasi come metafora, strumento indispensabile a realizzare i propri sogni.