Descrizione
Prefazione di Raffaella Rojatti
Scrivere, giocando con le parole, spesso accostando sostantivi e aggettivi in modo inatteso – talvolta sorprendente, ma sempre lieve – si palesa nei versi di Giulia come un’urgenza, una necessità imperativa, che quasi la perseguita fra le attività quotidiane più diverse: “su pezzi di giornale – su tovaglioli del bar – su di un muro rovinato – su fogli di un quaderno stropicciato – sul vetro con un dito infreddolito – con lo sguardo nel cielo di sole appena nato – sulle onde del mare agitato – sulla sabbia con un bastoncino che hai trovato – sulla pelle con inchiostro delicato – sulla terra con un chiodo mai usato – scrivi”. (Raffaella Rojatti)