Descrizione
C’è tanta Sicilia in questi scritti brevi di Angela Argentino, che declina l’amore per la terra d’origine attraverso i profumi, i sapori, il suono del dialetto: la lingua madre ricchissima di sfumature e nello stesso tempo limite da superare per una più compiuta comprensione del mondo ed espressione di sé.
E c’è la Grecia, terra d’elezione, madre culturale e sponda da cui gettare lo sguardo su un passato che reca impressi i segni di un destino e tende a colorarsi di elegia:
“Conservare di Noto una memoria cristallizzata intorno all’epoca felice dell’infanzia e adolescenza.
L’infanzia che fu per tutti corale, quasi un affresco pieno di voci, di presenze vive.
Noi che giocavamo a centinaia per strada, e ascoltando i ricordi degli anziani perpetuavamo la vita e la storia del quartiere.
Poi, in molti partimmo.”
“… la nostra casa di Lefkada che guarda il mare. In quell’isola mi sono sentita, per tanti anni, semplicemente dall’altra parte dello Ionio e della mia Sicilia…”