Descrizione
L’opera si compone di quattro piéces di elevato valore letterario, in cui la Parola scritta/narrata è la protagonista indiscussa capace traghettare il lettore/spettatore in un viaggio intenso tra Mito, Storia e Cronaca, in cui passato e presente si confondono, accomunati dai più profondi conflitti e sentimenti umani: libertà, amore, solitudine, maternità, accettazione di sé, eros, avidità e potere. Quello della Daddario è teatro di Parola che si fa Corpo: corpo che danza, corpo storpio e rifiutato, corpo abusato, corpo amato o prigioniero, corpo assassinato, corpo che lotta, corpo di uomo e di donna che cercano il loro posto nel mondo e nella società. Viaggiando, con ossequioso rispetto, tra classicità e contemporaneità, le pagine della Daddario si presentano come elaborati esempi di “Teatro contemporaneo di Parola”, che se agita, sa destare intelletto e animo spingendo il lettore/spettatore ad interrogarsi sul quotidiano e sull’umano. (Angela Telesca)
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puntocontinenti.it » Blog Archive » IL TEATRO DI ALMA DADDARIO VISTO DA GIOVANNI ANTONUCCI
“Oltre la Quarta Parete” con il mito attuale di Alma Daddario