Descrizione
La raccolta ha come protagonista la casa nel senso più connotato del termine: casa nido, casa rifugio, casa tramandata dagli avi e quindi depositaria di memoria, casa santuario – nell’accostamento/sovapposizione proposto tra l’antica dimora e il Santuario di Monrupino. L’evento iniziale, ineludibile ma accettato con serenità, della perdita della casa, avrebbe potuto gettare sul resto della silloge una luce di rimpianto e dar vita a una celebrazione della nostalgia, a un libro di cari ricordi da sottrarre all’oblio, ma procedendo con la lettura scopriamo che non è così. Il viaggio che Nelida ci propone – una analitica, puntuale visita guidata nel nuovo e amato spazio mondo che rimanda, sotto certi aspetti, al Viaggio intorno alla mia camera di Xavier De Maistre per quel processo di valorizzazione e significazione di ciascun oggetto – non si svolge all’insegna della perdita. Al contrario i nuovi ambienti, dove ora la poetessa vive, i mobili, le cose vivono più intensamente, riscaldano lo spazio senza tempo della propria storia personale in un dialogo affettuoso con le proprie radici. E alla luce del presente la poesia, che anima con il proprio soffio vitale ciò che appare inerte o perduto, ripopola e dona nuovo slancio alle antiche pareti di pietra attraverso la parola.
Autore
Nelida Ukmar è di Prosecco (Prosek), ma da oltre trent’anni abita a Gabrovizza (Gabrovec), una piccola frazione del comune di Sgonico (Zgonik), situato sull’Altipiano carsico, in provincia di Trieste.
Frequenta le scuole dell’obbligo in lingua slovena nel suo paese natio e prosegue gli studi al Liceo scientifico con lingua d’insegnamento slovena France Prešeren di Trieste.
Nel 1986 consegue la Laurea in Lettere presso l’Università degli Studi di Trieste discutendo la tersi sulla Varietà dialettale slovena di Prosecco (Trieste) con il prof. Giuseppe Francescato.
Prima del pensionamento insegna Lingua e Letteratura Italiana negli Istituti superiori di secondo grado di Trieste con lingua d’insegnamento slovena.
Comincia a scrivere a Capodanno 2007 in segno di gratitudine al Divino dopo essere uscita indenne da un complesso incidente automobilistico. Pubblica poesie e racconti su alcuni siti letterari. I suoi versi sono stati inseriti in diverse antologie.
Nella stagione 2016/17 partecipa a un Corso di poesia organizzato da Samuele Editore.
Partecipa a premi letterari con discreto successo e a reading di poesia.
Nel 2011 consegue il diploma di Master Reiki, disciplina olistica che pratica con costanza e dedizione accompagnata dalla meditazione attiva.
Nel 2013 pubblica la sua prima raccolta di poesie, Phoenix – dal calcare del Carso, (prefazione del poeta barese Ennio Iannuzzi) con la Casa Editrice Narrativa&Poesia di Lanuvio (Roma) e nel 2014 vince il Premio Opera Prima “Voci” di Abano Terme. Nel 2018 pubblica la sua seconda silloge In cammino (prefazione della prof. Rina Gambini, Presidente del Circolo Culturale Il Porticciolo di La Spezia) per le Edizioni del Porticciolo di La Spezia. Nel 2021 pubblica la terza silloge Luce sul Carso (prefazione della poetessa pordenonese Maria Milena Priviero) per le Edizioni ChiPiuNeArt di Roma, finalista alla Prima Edizione del Premio Letterario Assosinderesi Awards di Cesano Maderno – Sezione Sillogi edite. Nel 2022 la prof. Adele Costanzo, direttrice editoriale della Casa Editrice ChiPiuNeArt, cura e stampa la quarta silloge L’alfabeto di neve (prefazione del poeta romano Renato Fedi), finalista alla Seconda Edizione del Premio Letterario Assosinderesi Awards – Sezione Sillogi inedite.