Descrizione
In un futuro non troppo lontano l’Europa è organizzata intorno a un unico obiettivo: difendere i propri confini dall’incessante flusso migratorio. A questo scopo vengono addestrati gruppi di individui destinati a presidiare le coste e intercettare i barconi per evitare lo sbarco. Unici abitanti delle zone costiere sgomberate dalla popolazione, vivono una vita scarnificata, ridotta a mera sopravvivenza. Tra essi, una donna che tenta una disperata via d’uscita.
In un romanzo corale e polifonico, Tulipano racconta una terra desolata in cui la sindrome dell’assedio e la demonizzazione dell’altro producono una sorta di suicidio affettivo ed esistenziale.
Marco Tulipano è uno scrittore che ha metabolizzato il grande romanzo novecentesco, da Joyce alla Woolf a Faulkner, e padroneggia magistralmente un prosa complessa e innovativa non per fare esercizio di stile, ma con l’intento di raccontare una storia che è un pugno nello stomaco, provoca forti emozioni e suscita pensieri che spesso, il più delle volte, preferiamo eludere o aggirare. (Bruno Morchio)