Descrizione
Mantova 1936. In una stanza dell’Albergo Diurno viene ritrovato il corpo di Milvia Tassi, donna giovane e bella dalla vita non proprio limpidissima. A risolvere il caso è chiamato il commissario Alvaro Santimbene, uomo dall’indole solitaria e poco allineato alle direttive del regime, che condurrà le indagini senza mai venir meno alla sua coerenza, nemmeno quando queste lo esporranno a ritorsioni e ricatti da parte dei suoi superiori. Romanzo poliziesco e storico insieme, Due risini e un caffè si fa apprezzare per la documentata ricostruzione dei tempi e dei luoghi e la raffinata analisi psicologica: dalle sue pagine emerge infatti il quadro realistico di un angolo della provincia italiana durante il Ventennio. Sostenuta da uno stile volutamente sobrio, l’autrice delinea con mano lieve miserie e nobiltà: le miserie di un potere arbitrario e grossolano e la nobiltà d’animo di chi sostiene fino in fondo la propria coerenza professionale ed umana.
Recensioni del libro:
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